Nico Murdock è un ESPERTO nelle bufale sulle scie chimiche, specialmente in quelle dei fratelli Marcianò che segue ormai dal 2005.

Instabilità di Crow: un po' di informazione

mercoledì 26 ottobre 2011


Non mi è mai piaciuto mettermi in cattedra, trovo che rendo meglio a sbufalare e a raccontare all'uomo comune, usando il suo stesso linguaggio, le cose meravigliose che accadono intorno a noi. Ogni tanto però, serve anche usare un po' di linguaggio tecnico. Ovviamente se riscontrate delle inesattezze, vi prego di segnalarmele.
Era il 1970 quando S.C. Crow pubblicava il suo Stability theory for a pair of trailing vortices dopo anni di studio sulle contrail. Il suo studio si incentrava principalmente sull'influenza che hanno i vortici generati dalle punte delle ali quando interagiscono con le scie di condensazione. Ed è anche grazie a questo studio che con il tempo sono state elaborate le winglet.


(queste due immagini sono di Wikipedia)


Su wiki italiana non esiste una pagina dedicata a questo fenomeno, motivo per cui forse molti promotori della teoria delle scie chimiche hanno approfittato per spacciare questo fenomeno come una "prova" che le scie di condensa sono "anomale" (qualcuno in malafede le chiama haarpizzate), fidando che l'italiano medio se c'è da leggere in un'altra lingua di norma fa spallucce e volta pagina. Così ho pensato di riportarvi la traduzione della pagina inglese, con un po' di esempi.

In aerodinamica, l'instabilità di Crow è un'instabilità di vortice lineare inviscida, che prende nome dal suo scopritore S.C. Crow. L'instabilità di Crow è comunemente osservata nei cieli dietro aeromobili di grandi dimensioni, quando i vortici d'estremità d'ala interagiscono con le scie di condensazione dei motori, introducendo visibili distorsioni nella forma della scia.

L'instabilità Crow è un'instabilità di coppie di vortici, ed in genere attraversa varie fasi: 
  • Una coppia di vortici contro rotanti agiscono gli uni sugli altri amplificando piccole distorsioni sinusoidali nelle loro forme vortice (Normalmente create da qualche disturbo iniziale nel sistema). 
  • Le onde si sviluppano in modalità sia simmetrica che asimmetrica, a seconda della natura del disturbo iniziale. 
  • Queste distorsioni crescono, sia per l'interazione di un vortice su un altro, sia per 'auto induzione' di un vortice con se stesso. Questo porta ad una crescita esponenziale dell'ampiezza dell'onda vortice. 
  • Le ampiezze vortice raggiungono un valore critico e si ricollegano, formando una catena di anelli di vortice.

Facendo una semplice ricerca con Google del termine Crow instability, si trovano moltissime immagini del fenomeno, ma mi hanno particolarmente colpito quelle di Martin McKenna, al quale ho chiesto di poterne utilizzare alcune (qui ci sono le info sulla data delle immagini e le tecniche usate).  
Martin, thanks again for letting me use your great pictures.

Vi consiglio di visitare il sito NightSkyHunter di Martin McKenna.
Se pensate che serva aggiungere qualcosa, fatemelo sapere.

Sincerely yours
Howling Mad

a cosa servono le scie chimiche geoingegneria haarp

9 commenti

Anonimo ha detto...

bello ed interessante, sul sito della Cranfield University ci sono molti articoli al riguardo, assolutamente sconsigliato agli sciachimisti, troppo idioti per capire.

Peev non loggato le scie chimiche sono una cazzata galattica

26 ottobre 2011 alle ore 10:08
Anonimo ha detto...

Lo metto su FB...

Mario Lipuma

26 ottobre 2011 alle ore 10:31
Riccardo Deserti ha detto...

Non ti piacerà metterti in cattedra, ma non sei niente male come divulgatore. Bell'articolo davvero

26 ottobre 2011 alle ore 10:44
mastrocigliegia ha detto...

Nico.
Menti sapendo di mentire.
Si vede benissimo che le scie sono per forza chimiche, visto che hanno subito l'harpizzamento che le rende ancora più mortifere.
Come spieghi, se no, perché hanno preso la forma di femori, teschi e altre ossa di cadaveri?
Eh?
Perché?
Basta guardare, e si capisce tutto, nonostante i tuoi patetici tentativi di disinformare.
Ma a noi consapevoli non la si fa!

26 ottobre 2011 alle ore 11:37
apollon zamp ha detto...

l'unica cosa da aggiungere è:
STRAKER:
PUPPA!!!!!!

26 ottobre 2011 alle ore 12:31
Carla ha detto...

Davvero spiegato molto bene. Anche io avevo letto in giro che quel tipo di scie dovevano per forza essere chimiche, ma se c'è uno studio scientifico addirittura degli anni 70, allora questo taglia la testa al toro.
Grazie per avermi chiarito un dubbio.

26 ottobre 2011 alle ore 13:48
Fabrizio Leone ha detto...

Il commento a questo articolo sarà stato che i ricercatori degli anni 70 erano stati pagati.
Tanto hanno retrodatato le scie chimiche al 1500, quindi possono

27 ottobre 2011 alle ore 09:14
Nico ha detto...

Grazie a tutti.

Peev, linka per favore.

mastro, a te non la si fa :P

Carla, felice di essere stato di aiuto, è lo scopo di questo blog.

PQ, infatti i primi avvisagli di geoingegneria risalgono ai cinesi con i loro fuochi artificiali colorati con componenti chimici. Non avendo gli aerei dovevano sparare le sostanze da terra. AHAHAHAHAHAH meglio metterci una risata altrimenti qualcuno pensa che lo dico seriamente.

27 ottobre 2011 alle ore 10:27