Nico Murdock è un ESPERTO nelle bufale sulle scie chimiche, specialmente in quelle dei fratelli Marcianò che segue ormai dal 2005.

Si chiamava Neda, i complottisti la chiamano bufala

venerdì 26 giugno 2009

Sono senza parole per questo.

Sottoscrivo anche io la conclusione degli amici di Perle:
Si chiamava Neda Salehi Agha-Soltan, è morta perché voleva essere libera. Come noi, come voi, come gli idioti che la chiamano bufala.

Sincerely moved
Howling Mad

22 commenti

DARKO ha detto...

Beh nico,
io sinceramente nutro dei dubbi riguardo questa neda.

primo!

26 giugno 2009 alle ore 01:37
Nico ha detto...

Quello che dici fa davvero male.

Si riesce a dubitare di questo, ma si lascia passare il fatto che quel governo neghi l'olocausto e addirittura i massacri degli ultimi giorni.

Scusa se generalizzo, ma a molti complottisti farebbe bene vivere lì per un po'... mi pare che troppa gente abbia troppa libertà di pensare alle cagate più mostruose e non si rende conto della vera libertà che ha e che sta regalando a chi manovra le loro paure con fumi e lucine da bravi prestigiatori.

26 giugno 2009 alle ore 01:56
DARKO ha detto...

Un conto è piangere e rammaricarsi per un popolo soppresso e in questo momento maltrattato e violentato, un altro è sorbirsi ogni piatto ben cucinato dai media e da chi ne fa le veci.

Quel governo nega l'olocausto e nega i massacri di questi ultimi giorni? Sono degli stronzi, e meriterebbero il peggio, non ci sono dubbi.

Ma riguardo i media, che photoshoppano le foto delle manifestazioni per farle sembrare più grosse?
Cosa diciamo?
Loro non meritano giudizio per l'accrescere la gravità di una situazione gia di suo gravissima?

26 giugno 2009 alle ore 02:26
DARKO ha detto...

Cioè, capiamoci, prima che venga visto come blasfemo complottista che sputa in faccia alla morte di una ragazza.

Dovesse essere reale, questo decesso, mi rammarico per cosa è successo e sono la persona più vicina ai parenti di questa Neda che esista.Nutro infatti dubbi come ho scritto ma non classifico come fake certo la vicenda.

Vorrei però mi spiegaste, e con una spiegazione reale ed esauriente, PERCHE' YOUTUBE, che ha censurato duramente e censura tuttora il video della morte di Steve Irwin, in cui si vede "solo" un uomo con una razza e dei movimenti, e mostra in più video primi piani di un cadavere che sgorga sangue, chiedendo solo la conferma della data di nascità, cioè ragazzi, roba da segnare la vita di un bambino come molti che si spacciano per maggiorenni nel web.
E' intenzione del tubo divulgare la gravità della situazione oppure è semplicemente più visibile il tutto lì sopra?
Questi fotogrammi sono più gravi di qualsiasi video hard, di qualsiasi video per adulti, stiamo parlando del primissimo piano di un volto, cosparso di sangue, ad occhi aperti.
No, sono il primo a dirlo, siamo fuori da ogni schema.

26 giugno 2009 alle ore 02:51
brain_use ha detto...

Darko, possiamo aprire un bel dibatito sulla validità della censura di certe immagini e sui moventi che spingono il tubo ad accettarle o non accettarle.
Fra l'altro troveresti un oppositore accanito: per quel che mi riguarda la censura, semplicemente non dovrebbe esistere, su niente. DOvrebbero semmai esistere dei emccanismi di filtro, efficaci, per proteggere da immagini ritenute inadatte persone non ancora mature.

Ma qui la questione è un'altra e ben più grave.

La questione è infatti quella di un "libero pensatore" che si permette di spalmare la sua idiozia politica sulla morte di una giovane. Morta sognando quella stessa libertà che permette a lui di insultarla accoccolato al calduccio e bevendosi una birretta fresca al riparo della sua tastiera nuova in un lurido paese occidentale.

Andasse a vivere in Iran.
Idiota.

26 giugno 2009 alle ore 08:05
Thomas Morton ha detto...

Fra l'altro, Darko, una cosa è avere dei dubbi, e tenerseli. Una cosa è dire "ho capito tutto io" e sputare in faccia ai morti.

26 giugno 2009 alle ore 09:39
Anonimo ha detto...

@Darko

Nel caso del video della morte di Steve Irwin non credo si possa parlare di censura del "tubo", anche perchè le immagini della sua morte non sono mai state pubblicate, non per "colpa" di Youtube, ma per volere dei suoi familiari. Inoltre, dopo qualche tempo, durante un'intervista, sua moglie Terri ha affermato che "all footage has been destroyed.". E possiamo immaginarne il motivo.

Nel caso della morte di Neda (e non solo), quel video, volenti o nolenti, così crudo, viene reso pubblico per dare maggiore risalto ad una grave situazione che sta affliggendo quel paese. Si può già affermare che è in atto una guerra civile?
Infine, quoto in toto quanto scrive brain_use: "per quel che mi riguarda la censura, semplicemente non dovrebbe esistere, su niente. Dovrebbero semmai esistere dei meccanismi di filtro, efficaci, per proteggere da immagini ritenute inadatte persone non ancora mature."

26 giugno 2009 alle ore 09:52
Lucifugo ha detto...

Questa vicenda ha dato da pensare anche a me. Non sulla validità della cosa; andare a cercare complotti, bufale e fialette in quelle immagini è da folli.
Ma proprio per il riscontro che ha avuto la cosa.
Basta un videofonino, un filmato, una morte per generare un fenomeno di questo tipo.
Si parla di una nuova Giovanna d'Arco, martire per la libertà. Ma io penso non avesse nessuna intenzione di diventare martire, di lottare con la vita, probabilmente nemmeno di opporsi con la forza.
Dicono, dicono fosse si diretta alla manifestazione, ma che sia semplicemente scesa dall'auto perché aveva caldo.
Una vittima su tante; quante volte sentiamo dire xx morti qui, yy morti li, e il mondo ci passa sopra come se si parlasse dei punteggi di una partita. Anzi, con molta, molta meno attenzione.
Semplicemente, siamo stati tutti insensibilizzati alle morti "parlate" dalla troppa ripetizione.
Ma se una di queste morti viene filmata in diretta, allora acquista completamente un altro significato.
Non è più un numero, è una persona, potrebbe essere la nostra ragazza, potremmo essere noi, sotto shock.
La cosa più terribile sono gli occhi, che si guardano attorno senza capire. E ci immaginiamo noi, nei panni della vittima, nei panni di una persona che le sta prestando soccorso, nei panni di uno degli amici.
Mi viene ora da domandarmi, quanto sarebbero proseguite le azioni militari, se per ogni vittima ci fosse stato un filmato di questo tipo?
Se ai primi colpi sparati in vietnam ci fosse stato un videofonino a filmare una madre che culla proprio figlio mentre muore con un paio di proiettili in corpo? E la "guerra del golfo?" ecc ecc?
Sembra incredibile, ma è così: ci (*ci*, anche io mi metto nel mucchio) accorgiamo di cosa significhi "morte" solo quando la vediamo dal vero, graficamente, espressamente.

Non finisco con questa frase, anche se sarebbe ad effetto.
Un'altra cosa incredibile, è che non sono affatto un pacifista.
Mi piacciono le armi, mi piace la guerra, mi piace la violenza. E' quasi una necessità per me combattere e lottare.
Ma contemporaneamente non voglio si faccia male nessuno, non desidero muoia nessuno.

Mi piacerebbe fosse tutto come quando sono in battaglia in rievocazione. Si combatte, si urla, si aggredisce, si colpisce, si uccide.
Poi tutti si rialzano, si ringrazia, si commenta, ci si da pacche sulle spalle, si ride, si scherza, ci si scusa per qualche colpo portato male.



Mi scuso per il rambling, ma avevo bisogno di scrivere.

Giovanni

26 giugno 2009 alle ore 10:14
T. Fulvio ha detto...

@darko

Guarda che le immagini fotoshoppate sono proprio quelle diffuse dai media del regime Iraniano.
Ormai di Neda si sa tutto. Anche il medico che l'ha soccorsa ha dovuto fuggire e si trova ora a Parigi.

Tra l'altro non dimentichiamo che molte di queste immagini i media le hanno solo riproposte prendendole in rete, ma sono state inviate via internet direttamente dai testimoni.

Io non sono tenero con l'America e la sua politica. Ma esiste pur sempre una differenza abissale tra una democrazia che commette errori anche gravi, ed un regime basato sulla repressione.

I giovani Iraniani non sono poveri stupidi che si fanno manovrare dagli USA. Sono giovani stufi di essere governati dal clero e da un potere che non accetta di essere giudicato.

26 giugno 2009 alle ore 11:29
Anonimo ha detto...

Questo medico che nel video tentava di salvare Neda suscita parecchi interrogativi ed appare una figura alquanto ambigua
Qui c'è la dichiarazione dello scrittore Paolo Coelho che afferma di conoscerlo personalmente come medico che si distinse nella guerra iran/iraq negli anni 80 per le cure date ai soldati del fronte
http://www.corriere.it/esteri/09_giugno_25/coelho_medico_neda_4e720264-6147-11de-80bb-00144f02aabc.shtml


Qui c'è il sito personale di questo presunto medico in cui si definisce uno scrittore ed editore nato nel 1971 (non si capisce davvero come sia possibile che uno nato nel 1971 era già medico al fronte della guerra iran/iraq secondo quanto riferisce Coelho)

http://hejazi.ir/en/

Inoltre questo fantomatico medico vive in Inghilterra : ma guarda caso si torvava proprio nel punto esatto al momento esatto in cui si verificava il fatto più eclatante della lotta di opposizione ..... e poi ritorna tranquillamente in Inghilterra qualche giorno dopo senza essere non dico fermato, controllato ... ma addirittura senza essere nemmeno interrogato dalla polizia come testimone di un fattto che sta travolgendo il regime .... e una volta ritornato in inghilterra senza problemi (ma i guardiani della rivoluzione che fanno, dormono?) rilascia questa intervista alla bbc

http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/8119713.stm

Insomma a me tutta la vicenda suscita parecchi sopsetti

non so a voi.

MARCO

26 giugno 2009 alle ore 12:59

ma che ti frega del medico scusa? la figura del medico non è chiara, d'accordo

questo falsifica la morte di Neda? mah..

tra l'altro basta fare un corso base di pronto soccorso per capire che il video è genuino, ahinoi..

26 giugno 2009 alle ore 13:39
Elle ha detto...

ma a molti complottisti farebbe bene vivere lì per un po'... mi pare che troppa gente abbia troppa libertà di pensare alle cagate più mostruose e non si rende conto della vera libertà che ha e che sta regalando a chi manovra le loro paure con fumi e lucine da bravi prestigiatori..............quoto.

26 giugno 2009 alle ore 13:41
Thomas Morton ha detto...

Coelho potrebbe semplicemente essersi sbagliato, ma mi rendo conto che questo ragionamento è troppo difficile per chi preferisce crederlo un cospiratore pasticcione.

26 giugno 2009 alle ore 13:42
Nico ha detto...

Vorrei che fosse chiaro, a scanso di equivoci, che il mio intento non è quello di fare di Neda una Giovanna d'Arco. So solo che è una ragazza morta perchè chiedeva il rispetto dei suoi diritti. Magari era pure stronza.. ciò non toglie che essere vittima disarmata di arma da fuoco ai miei occhi merita solo rispetto, indipendentemente da tutto il resto.
Cazzo per quel teppista di Giuliani si è arrivato a paragonarlo ad un eroe, su una ragazza disarmata si sputa.. non lo trovo giusto e questo voglio dire.

26 giugno 2009 alle ore 13:51
Anonimo ha detto...

...e dire che di immagini di bambini massacrati dai Sionisti in Palestina ce ne sono a quintali eppure non vedo e non sento nessuno che si straccia le vesti...
Come mai ADESSO l'Occidente mostra così tanto interesse filantropico per l'Iran?

Il posto più difficile da vedere è sotto il proprio naso.

26 giugno 2009 alle ore 13:57
brain_use ha detto...

La questione non è la beatificazione o meno di Neda.

Neda è stata una delle vittime della repressione di un regime.

Punto.
Tutto qui, né più né meno.

Quello che sconvolge, è l'idiozia retrostante il negazionismo di certi personaggi.
Dispostissimi a sputare sui morti, se la cosa si confà ai loro preconcetti politici.

26 giugno 2009 alle ore 13:59
brain_use ha detto...

@anonimo.

I morti sono sempre morti e sempre meritano rispetto e riflessione.

Ma la vittima non intenzionale di un'azione militare è ben diversa dalla vittima di una repressione volontaria di un regime contestato.

Chi non capisce questo è proprio chi, come te, classifica i morti in base alla popolazione, invece che in base alla circostanza.

26 giugno 2009 alle ore 14:02
Thomas Morton ha detto...

"Cos'ha Neda di tanto speciale", bisognerebbe chiederlo a quei simpaticoni che giocano a fare gli Sherlock Holmes de no'antri sulla sua morte.

26 giugno 2009 alle ore 14:20
Anonimo ha detto...

All'altro anonimo

Le immagini da Gaza sono state viste e riviste sulle televisoni occidentali ed in tanti si sono pure stracciati le vesti.
Poi, bisogna dire per correttezza, che quei fanatici di hamas, le vite dei civili, donne e bambine, le hanno usate per i loro luridi scopi.

Tu devi essere uno di quelli che se muoiono dei palestinese urli al crimine di guerra.
Pero' non dici niente se decine di migliaia ne muoiono ammazzati dalle milizie arabe nel Darfour.

Si ma questi non vi interssano, qui chi uccide non sono ne israeliani ne americani .

26 giugno 2009 alle ore 14:24
brain_use ha detto...

questi non vi interssano, qui chi uccide non sono ne israeliani ne americani.

E' questo il punto.
Hai mai visto le manifestazioni dei pacifiNti per il Darfur o la Cecenia o la Georgia?

Una fu fatta a Roma, per il Darfur.
C'erano quattro gatti, di cui tre ebrei.

Se non puoi parlar male degli sporchi mmerricani, la pace e i morti non interessano più.

26 giugno 2009 alle ore 14:32

Nico è vero! Gli stessi che chiamano Carlo Giuliani (pace all'anima sua) un eroe chiamano Neda un falso.

Ma perché? Perché Carlo Giuliani era contro gli USA, contro Berlusconi, contro il capitalismo eccetera.

Invece la rivoluzione verde è dalla parte delle democrazie occidentali, magari dalla parte degli USA, secondo le loro teste bacate (sì, come no, vai a prendere un iraniano che protesta e chiedigli cosa pensano di Bush.. uno zucchero proprio)

Ci sarà un motivo per cui sta gente è sparita anche dal parlamento e secondo me e il reiterarsi dei comportamenti ipocriti come quello di cui sopra.

PS So che Freda è nazista e non comunista, ma andate a vedere i siti dei comunisti come parlano della rivoluzione verde...

26 giugno 2009 alle ore 18:02
Anonimo ha detto...

Comunisti e Nazisti su molte cose la pensano allo stesso modo.
Gli estremi si toccano si suole dire

26 giugno 2009 alle ore 22:31