Nico Murdock è un ESPERTO nelle bufale sulle scie chimiche, specialmente in quelle dei fratelli Marcianò che segue ormai dal 2005.

La teoria delle scie chimiche ha vita corta

domenica 15 marzo 2009

Volete sapere la data in cui (finalmente) non sentiremo parlare più di scie chimiche?
Febbraio 2012.
No, non c'è nessuna fine del mondo o invasione aliena, probabilmente neanche una meteora.. semplicemente l'entrata in vigore definitiva della direttiva europea n. 101/2008/CE.
Cito da Altroconsumo di marzo 2009, pagina 8:
Ce n'è voluto di tempo, ma l'Europa ha deciso di includere anche le emissioni di CO2 prodotte dal trasporto aereo nel conteggio delle quote previste dal Protocollo di Kyoto, con l'obiettivo di ridurre l'inquinamento atmosferico dei gas serra. L'aviazione fino ad oggi aveva goduto di un'immunità particolare: gli scarichi degli aerei non venivano considerati nei conteggi globali delle emissioni di gas serra. In sostanza, il livello di inquinamento di ogni singolo Paese comunitario prendeva in considerazione, per esempio, i fumi industriali e gli scarichi delle auto, ma non quelli prodotti dai veivoli.
Il continuo e forte aumento del traffico aereo, però, non poteva più essere ignorato nella lotta al cambiamento climatico. Quali le conseguenze future introdotte dalle nuove regole? Prevedibilmente, così come già da anni succede per esempio alle automobili, anche i veivoli dovranno rispettare precisi limiti di inquinamento.
La nuova direttiva (n. 101/2008/CE) non si può però certo definire di applicazione rapida: i singoli Stati comunitari hanno tempo fino a febbraio 2012 per farla diventare realmente operativa.
Io comincerei a fare una petizione perchè in Italia venga introdotta subito. Con il controllo dei gas di scarico non ci saranno più possibilità di illazioni da parte degli sciachimisti.

Mi fa molto strano che gli "amici Verdi di Toscana" non ne abbiano mai accennato a questa direttiva. Che forse gli interessi di più la pubblicità che gli danno le scie alla salute dell'ambiente?

Sincerely yours
Howling Mad

16 commenti

effepunto ha detto...

questa direttiva in realtà è già superata dall'obiettivo di ridurre le emissioni del 40% fissato in europa qualche anno fa. Probabilmente fra 10 anni non vedremo più nel cielo gli aerei che siamo abituati a vedere ma aggeggi come questo:

X-48B

oppure più sperabilmente la nostra creatura:

PrandtlPlane

15 marzo 2009 alle ore 02:03
gg ha detto...

E noi come faremo a guadagnarci il pane?Dovremo inventarci qualche altra sbufala!

15 marzo 2009 alle ore 09:47
Gianni Comoretto ha detto...

Ma credi davvero che uno che cita un accordo di studio sui cambiamenti climatici o un progetto di ricerca su come si vede la pioggia al radar come prova delle loro bufale su scie e haarp si fermi con così poco?

- gli aerei delle missioni segrete non verranno conteggiati
- gli accordi in realtà sono una prova che si controlla il clima con le scie.

15 marzo 2009 alle ore 10:15
T. Fulvio ha detto...

Non credo che gli aerei del 2012 saranno molto diversi da quelli di oggi.
Che si stia cercando di fare qualche cosa è vero. I motori, già oggi, inquinano molto meno rispetto a 10 anni fa. Più che altro consumano di meno. La FAA sta cercando anche carburanti alternativi, sopratutto di origine vegetale... ma qui si aprono altri problemi.
L'emissione di Co2 di un carburante vegetale dovrebbe essere quella di un "ciclo zero" Ovvero la quantità emessa è ugguale a quella assorbita durante il ciclo vitale della pianta (le scie ci sarebbero ugualmente però). Il problema è che se usi terreno per coltivare carburante, non ne hai più per coltivare cibo.
Gli aerei inquinano molto è vero, ma non credo che spostare la gente e le merci con altri sistemi produca molta CO2 in meno. Anzi...

15 marzo 2009 alle ore 11:37
effepunto ha detto...

@orsovolante:

te lo dico da "dentro", sicuramente nel 2020 (non nel 2012), si comincerà sul serio a produrre e vendere aerei completamente diversi, con un'efficenza aerodinamica non raggiungibile con le configurazioni attuali. La versione boeing ha parecchi problemi secondo me difficilmente risolvibili, come la sicurezza in caso di incidente, ed infatti boeing sta spingendo per cambiare le norme di sicurezza. Un altro bel problema del wing blended body boeing sono le dimensioni: a quanto ne so, sono su un'apertura alare di 120 metri, ingestibile negli hangar attuali di 80 m. Il nostro progetto ha qualche problema di margine di stabilità, ma più di natura normativa, e soprattutto problemi di finanziamento. Quello che è sicuro è che in dieci anni si rivoluzionerà la maniera di concepire l'aeromobile civile, per forza di cose.bl

15 marzo 2009 alle ore 13:08
Anonimo ha detto...

@ orsovolante:è anche vero che ci sono nazioni che pagano i contadini per non coltivare la terra..e che dire del continuo spopolamento delle campagne nel nostro paese? e che dire della crescente desertificazione di aree una volta agricole? ci sono interventi che dovrebbero essere coordinati dall'azione di un governo che abbia quantomeno una strategia a lungo termine e a vasto raggio sulle fonti energetiche,primarie e secondarie.e bisognerebbe darsi una mossa,in tutti i sensi,come ad esempio lo splendido post di gianni comoretto:una genialata.(il vero genio da' oggi le risposte ai cretini di vent'anni dopo) ciao mauro

15 marzo 2009 alle ore 21:24
markogts ha detto...

Hmmm... Un paio di dubbi che giro agli esperti. Nico, tu parli di una direttiva che prevederà il conteggio delle emissioni di CO2 degli aerei. Ma questo, secondo me, non vuol dire che già oggi le emissioni non siano controllate. In particolare, sono quasi sicuro che le emissioni di particolato e ossidi d'azoto siano controllate al banco. Le emissioni di CO2 non ci vuole niente a misurarle, esse sono direttamente proporzionali al consumo di carburante, che ogni compagnia già cerca di minimizzare. E in ogni caso, se ci sarà ancora una maggior richiesta di riduzione di CO2, ciò implicherà quote di volo ancora più alte. Se forse torneranno aerei stratosferici, come il Concorde, questi forse non emetteranno scie (Appleman si schiaccia mentre la temperatura torna a salire), figuratevi un eventuale turboelica a idrogeno: gas di scarico di SOLA acqua, by-pass ratio che nessun turbofan mai potrà avere... Contrail come se piovesse!

@ Francesco per un off topic alla grande: il progetto della boeing, così, a un ingegnere grezzone e spannometrico come me, fa pensare che avrà un sacco di resistenza viscosa dovuta alla grande "superficie bagnata". Il box-wing mi piace molto di più.

16 marzo 2009 alle ore 10:32
Nico ha detto...

markogts, ovvio che lo sono già.. ma conoscendo la burocrazia italiana ci saranno talmente tante carte di risultati che ovviamente non conterranno bario e nanomunghi morgellonati, che poi sarà da ridere vederglieli confutare. Dovranno confutare un ufficio pubblico.

16 marzo 2009 alle ore 10:54
ShadowRider ha detto...

Sarà per antipatia congenita verso Boeing, ma da (ex-)addetto ai lavori, preferisco anche io il PrandtlPlane...ricordo che già se ne parlava quando ero in uni, ma non ci avevo fatto molto caso perchè impegnato da altre cose più importanti (scoprire le domande preferite del prof di MdV, e cercare di convincere la Virna a rivolgermi quanto meno la parola...)

Quella di Boeing mi sembra una ripresa di tecnologie di fatto già sperimentate e scartate in passato, con giusto una passata di lucido per sembrare nuove. Il PrandtlPlane invece è veramente un approccio nuovo (per quanto, ora che ci ripenso, mi sa che qualcosa del genere era già stato tentato in passato...). Così a vederlo mi vengono in mente un po' di domande sugli impianti e la struttura alare, ma per quella magari si discute in sede più adeguata.

Sui tempi di 'rinnovamento flotte', ho idea che dipenderà più da fattori di mercato che tecnici. Mi sovviene ad esempio l'aft-fan della MD, che garantiva (se ricordo bene...) già 20 anni fa consumi inferiori del 20-30% ai motori allora in uso, ma fu stroncato dal mancato aumento del prezzo del petrolio (che arrivò, ma più tardi del previsto...)

16 marzo 2009 alle ore 13:25
Nico ha detto...

Vista la presenza di esperti, approfitto per chiedere una cosa:
cosa nel pensate del Superjet 100 che da fine anno arriverà in massa?
Ho letto giusto ieri che il training dei piloti lo faranno all'aeroporto di Treviso (Rev.stone sarà contento).
Per chi non fosse del settore l'aereo in questione è una joint venture Alenia - Sukhoi ed è considerato il velivolo più ecologico della sua categoria.

16 marzo 2009 alle ore 13:39
ShadowRider ha detto...

@Nico: ammetto di non essere aggiornatissimo a riguardo, dei trasporti a medio raggio non mi ero mai occupato più di tanto...
Comunque, a una prima analisi (sto aspettando un po' di notizie da fornitori e partner, quindi ho tempo da perdere...avrei delle mail da archiviare, quindi qualsiasi cosa mi possa distrarre va bene...) non sembra male. Non presenta soluzioni avveneristiche o particolarmente originali, ma sembra un buon concentrato dello 'stato dell'arte' per quel genere di velivoli. Sukhoi è sempre stata all'avanguardia per la ricerca aerodinamica, quindi questo aspetto sarà certamente molto curato. I motori sono di nuova concezione e sono più efficienti degli equivalenti in uso, anche qui pochi dubbu. In effetti i miei unici dubbi riguardano quelli che erano i gap 'storici' dell'aviazione ex-sovietica, ovvero i sistemi di controllo (ma a giudicare dalle dichiarazioni dei tester direi che questo divario è stato recuperato...) e la facilità di manutenzione da parte di squadre di terra con formazione 'occidentale' (e qui solo il tempo ci dirà, ma mi aspetto che anche qui ci sia stato progresso...)

Ovviamente, il successo commerciale di questo velivolo sarà dato da fattori di mercato, che spesso vanno contro gli effettivi vantaggi e svantaggi tecnici...

16 marzo 2009 alle ore 13:59
markogts ha detto...

E con la Virna come andò a finire? :-P

16 marzo 2009 alle ore 15:31
ShadowRider ha detto...

@markogts: indovina...:-(

16 marzo 2009 alle ore 15:40
markogts ha detto...

Ah rio destino degli ingegneri... Ci vorrebbe una frase à la Zret...

16 marzo 2009 alle ore 16:15
la tigre della malora ha detto...

@ Nico: un appunto sul titolo. "Vita corta" un tubo, bisogna sorbirsi ancora tre anni di minchiate? :)

16 marzo 2009 alle ore 18:57
Nico ha detto...

guarda, sono 3 mesi che sono qui e sono volati :D

16 marzo 2009 alle ore 19:22